Strumenti di autocoscienza e autorealizzazione


Un po' di storia del sogno...

  

Nelle culture aborigene si usava, al mattino appena svegli, sedersi insieme e raccontarsi i sogni. Era una pratica molto semplice e che faceva parte del quotidiano: la saggezza del profondo veniva valorizzata, ascoltata e seguita. In questo modo si stabiliva un’alleanza individuale e collettiva con questa dimensione in grado di vedere, sentire e parlare anche dove i sensi umani non arrivano.

Per molto tempo, nella nostra cultura occidentale, tutta questa dimensione è stata negata, svalutata e svilita. Complice il capitalismo, la cultura del consumismo, del materialismo sfrenato, che non lasciava spazio alla dimensione legata all’ascolto profondo ma solo ad una dimensione razionale, calcolatrice e materialista.

Le due dimensioni sono sempre state viste come antagoniste, l’una dell’altra.

Dal mio personale (e discutibile in quanto tale) punto di vista nessuna delle due dimensioni va demonizzata nella misura in cui siamo in grado di “cucirle insieme” e di usarle per un beneficio, individuale e sociale. Non c’è nulla di sbagliato nella ricchezza materiale nel momento in cui viene contestualizzata e usata per migliorare la qualità della vita. Così come non v’è nulla di errato nell’ascoltare ciò che i sogni portano.

Non più “è solo un sogno, non ci pensare” ma “è un sogno, cosa ti sta dicendo?”

Non abbiamo mai smesso di sognare. Abbiamo solo smesso di ricordare.

Abbiamo sostituito tutta quella dimensione con quella materialista, pensando che bastasse a renderci felici.

Recuperare la dimensione onirica, integrandola alla vita di tutti i giorni, qui e ora, è un surplus. Si, perché si tratta di usare uno strumento a nostra disposizione per migliorare la qualità della nostra vita. Per imparare a muoverci nel mondo, senza essere del mondo.



Perchè sogniamo...



Abbiamo tutti un potere che spesso non viene valorizzato ma ancor più non viene usato a nostro vantaggio per vivere una vita allineata a ciò che realmente siamo.

Parte di questo potere si manifesta attraverso i nostri sogni notturni.

Il sogno viene prodotto durante la fase del sonno che è chiamata fase REM (rapid eye movement). Durante questa fase il cervello a volte mostra più attività di quando si è svegli, è una fase molto attiva. Il primo periodo di sogno dura all’incirca dieci minuti mentre da quando ci si addormenta alla fine della prima fase REM passano circa novante minuti. Questo ciclo si ripete più volte durante la notte ma la fase REM diventa progressivamente sempre più lunga. Inoltre, le fasi REM sono in prevalenza nella seconda metà della notte.

Avvicinarsi a questo tema nella nostra vita è una presa di coscienza e di consapevolezza verso ciò che ci abita, verso il nostro mondo interiore e verso i messaggi che arrivano da una parte di noi tanto profonda quanto autentica. Tutto ciò che arriva dal mondo onirico è verità purissima che ci fornisce indicazioni preziose sulla nostra vita. Alle volte potrebbe essere discordante rispetto a ciò che pensiamo nello stato di veglia. Questo può accadere perché se nello stato di veglia siamo condizionati dalla mente razionale nello stato onirico ciò che emerge proviene da una parte di noi alla quale una mente non allenata non ha libero accesso durante la veglia.

Personalmente, lavorare tenendo in considerazione questa parte della mia esistenza mi ha permesso e mi permette di comprendere in maniera più completa me stessa e la direzione da dare alla mia vita.

 

A chi è rivolta questa proposta

 

A chiunque abbia voglia di esplorare “oltre il velo” della mente razionale.

A chi desidera ricordare i sogni con maggiore continuità.

A chi già li ricorda e desidera iniziare a formulare le giuste domande per comprenderli.

A chi desidera fornirsi di strumenti di sostegno per vivere il proprio quotidiano seguendo le indicazioni della propria saggezza interiore.



Sabato 20 aprile 2024 propongo un laboratorio esperienziale. Esercizi di auto-ascolto, per lo sviluppo della coscienza e della consapevolezza.

Imparare ad ascoltarsi, imparare a creare il vuoto fertile per lasciare emergere intuizioni e insight. Imparare ad entrare in connessione consapevolmente con la propria immaginazione creativa.

 

Laboratorio on line in ri-partenza a Ottobre 2024: incontri a cadenza quindicinale con termine a Maggio 2025. Aperti a tutti. Scrivimi per ricevere informazioni.

 

  

Francesca Tamai

Iscritta ad AssoCounseling - Livello Supervisor Counselor con il codice REG-A2619-2020 del 24/02/2020